Trivella alle Novaline: racconto e riflessioni su una giornata di resistenza bella e importante.
Partiamo dal dato più importante: la trivella portata di nascosto e scortata dalla Celere alle Novaline (Mattarello) non ha scavato nemmeno un centimetro di terra
.
La pronta risposta dei no tav, che all'alba si sono dati appuntamento nella piazza di Mattarello, ha permesso di bloccare la trivella per tutta la giornata di mercoledì (i lavori sono fermi anche oggi). Una cinquantina di noi - chi
all'entrata del cantiere, chi attorno, chi sopra la trivella - ha colto una falla nel controllo poliziesco e la trivella non ha potuto lavorare. Dalle 6,30 alle 19,00 la presenza di no tav è stata costante, fino all'assemblea serale che si è svolta a Mattarello.
L'avevamo detto in un'affollata assemblea popolare a Marco, dopo i tre giorni e tre notti di presidio-blocco della trivella dell'ottobre 2014: impediremo qualsiasi lavoro preliminare al TAV perché funzionale ad un'opera inutile e devastante.
Siamo donne e uomini di parola. La presenza della polizia in tenuta
antisommossa, che non ha lesinato spintoni e manganellate, dimostra una volta di più che la messa in scena dell'Osservatorio con cui informare e dialogare sull'opera è uno specchietto per le allodole: la Provincia fa le cose di nascosto e con la forza.
La stampa ha dato ampio risalto alle denunce contro una ventina di no tav
all'evidente scopo di spaventare. Anche le denunce fanno parte della lotta, e chi le ha prese lo ha fatto per impedire un'opera che devasterebbe il territorio di tutti, a partire proprio dalla zona di Mattarello. Per questo ha tutto il nostro appoggio.
Il movimento no tav - che qui in Trentino ha ormai dieci anni di storia - è
articolato e composito, come hanno dimostrato le partecipate manifestazioni e l'acquisto di un terreno in più di settecento. Non chiede certo a tutti di farsi portar via di peso dalla polizia o di rimanere 11 ore su una trivella. Ma ora è importante ribadire che alle Novaline a bloccare la trivella c'eravamo tutte e tutti, perché chi era lì ha fatto quello che abbiamo sempre detto: bloccare e resistere. A questo dovranno servire la fiaccolata di sabato 31 ottobre a Mattarello e il corteo di sabato 14 novembre a Trento. A far vedere che ci siamo, che non ci facciamo prendere in giro e che non abbiamo paura. A far vedere che la Provincia mente quando dice che "quest'opera la vuole l'Europa" e che in Trentino c'è consenso al riguardo. Quando si mente sulle trivelle (vi ricordate Gilmozzi sul carotaggio di Marco che sarebbe dovuto servire per le barriere
antirumore, smentito prima dai no tav e poi da RFI?); quando si cambia apposta la legge urbanistica per poter far sondaggi di nascosto; quando non si dice nulla sullo stato del progetto preliminare per la tratta trentina del TAV (quello del 2011 è stato ritirato); quando si manda la polizia in tenuta antisommossa si dimostra di disprezzare e allo stesso tempo di sottovalutare la popolazione.
Come a Rossi e soci, anche alla Land Service - la ditta incaricata dei sondaggi - non è bastata la lezione di Marco. Forse contava sulla protezione della polizia, e invece la trivella è rimasta sola soletta per tutta la notte e oltre. I tecnici della ditta si lamentavano che qualcuno avesse strappato dei cavi della trivella, che ora sembra da sostituire. Che per il profitto si possa lavorare ad un'opera devastante come il TAV, che migliaia e migliaia di persone non vogliono in tutta Italia, è una pretesa inaccettabile. Non sarà certo la Land Service a ripagarci per
le falde acquifere prosciugate, per le polveri sottili respirate, per le montagne ferite, per le condizioni di vita peggiorate. Gli interessi in ballo sono troppo alti perché si ascolti la popolazione se quest'ultima non alza la testa e dice forte e chiaro che opporsi è giusto e possibile. Al nostro futuro dobbiamo pensare noi, senza delegare nessuno al posto nostro.
Ancora una volta gli abitanti di una zona - in questo caso Mattarello - hanno
saputo di trivelle, cantiere e polizia solo ed esclusivamente dai no tav, mentre chi governa blatera di trasparenza. E non si può non notare come, proprio mentre i no tav fermavano una trivella mandata da RFI, il presidente delle Ferrovie veniva arrestato con l'accusa di aver dato e preso mazzette per dichiarare utili opere che non lo sono.
Francamente, è molto meglio rischiare per difendere la terra e la libertà.
Un grazie alla Val Susa per l'esempio.
Un grazie a chi ha resistito alle Novaline per il futuro di tutti.
Altre trivelle? Siamo pronti.
Besenello, 29 ottobre 2015
assemblea del movimento no tav
Presidio NOTAV di Acquaviva - 2° assemblea dei compratori
Seconda assemblea al presidio NOTAV di Acquaviva a partire dalle 13.30, in caso di maltempo l'assemblea si terrà al coperto in una sala a Mattarello
Presidio permanente NoTAV - Trivella Marco
trivella per i carotaggi del TAV Brennero-Verona, ferma ed inattiva.
Circa un centinaio di persone di ogni provenienza e pensiero, si sono
confrontate esponendo la propria posizione riguardo all'opera e per
decidere come proseguire il presidio iniziato questa mattina alle 7,00.
Attualmente una 15ina di persone pernottano sul posto.
Il luogo esatto è Marco di Rovereto – alla fine della Via Stazione,
subito dopo il ponticello della ferrovia (di fianco alla Chiesa di Marco
– sulla dx per chi proviene da Nord - imboccare via di pavimentata a
sanpietrini e proseguire sempre dritto fino al ponte)
Questi i prossimi appuntamenti:
Sabato 18 –
per tutta la giornata, raccolta adesioni per l'acquisto di 1 mq di terra
notav, musica, dibattiti e convivialità con cibo e bevande.
Domenica 19 –
mattino: informazioni e raccolta adesioni per acquisto di 1 mq di terra
notav pomeriggio: camminata dei cantieri TAV verso i lavini e
CRM per visitare i carotaggi effettuati ed il posizionamento dei
segnali dei prossimi carotaggi in programma (in programma..secondo
loro!!). Al termine della camminata, pasta per tutti offerta dai
comitati notav di Marco.
Lunedì 20 – presenza ai sopralluoghi annunciati dalle autorità amm.ve ed
attesa dell' allontanamento definitivo della trivella dal territorio.
Giovedì 23, - h. 20,30 - c/0 l'Auditorium della Palestra di Marco – Via
2 Novembre – assemblea generale del movimento notav trentino, alla quale
saranno presenti anche diversi amministratori, tra cui il Sindaco di
Rovereto.
E' un momento nel quale, tutti coloro che voglio dire basta allo scempio
del ns territorio, alla depredazione delle ns risorse, allo sperpero dei
ns soldi, alla prevaricazione continua in ogni ambito della propria vita
ed alla presa in giro che anche questa volta la Provincia di Trento ci
ha riservato, lo può fare, facendosi una semplice passeggiata per Marco,
incontrando persone che nn sono più disposte a subire tutto questo.